Avere un impianto elettrico a norma è indispensabile sia per ragioni di sicurezza, sia per evitare danni di tipo legale con le normative vigenti, sia per limitare i consumi.
Impianto elettrico: alcune nozioni di base
L’impianto elettrico è un sistema che serve a distribuire energia elettrica, sia in un contesto domestico, che in ambito produttivo, all’interno di un’attività commerciale, un ufficio, un’azienda. Riguardo l’istallazione degli impianti elettrici, è necessario che questi rispettino i requisiti imposti dalla legge.
Tra le prime normative in merito in Italia, c’è la legge 46/90 che regola appunto l’istallazione di impianti elettrici a norma, sia relativamente alle apparecchiature da utilizzare che riguardo la corretta procedura di montaggio e stabilisce che la responsabilità dell’istallazione è a carico di chi effettua il montaggio. Nel 2008 invece è stato approvato il decreto ministeriale n.37, con il quale si prevede che un impianto a norma deve essere corredato di un certificato di conformità.
Oggi, ad ogni modo, sono soprattutto le normative europee a regolare la messa a norma degli impianti elettrici.
Come capire se l’impianto elettrico (non) è a norma
La responsabilità dell’impianto elettrico ricade sull’istallatore che lo ha certificato, quindi è opportuno prestare attenzione all’istallazione e al suo rispetto delle direttive europee vigenti. Una cosa semplice da fare è verificare che i prodotti che sono montati nell’impianto rechino il marchio CE o CEI: se questo marchio è assente, vuol dire che il prodotto non rispetta le normative europee.
Per valutare se un impianto sia o meno a norma, è possibile valutare la presenza o no di alcuni elementi, poiché alcuni di essi fanno parte necessariamente di un impianto elettrico a norma. Se questi dovessero essere assenti, l’impianto non sarà a norma.
Un impianto a norma possiede le seguenti caratteristiche:
- l’impianto deve essere dotato di interruttori differenziali ad almeno 2 unità, per avere la continuità dell’energia elettrica a 2 linee, e le linee di alimentazione dei grandi elettrodomestici devono essere differenziate rispetto a quelle della luce;
- deve esserci un interruttore generale di emergenza, un sistema di messa a terra e un salvavita nella centralina da cui parte il cablaggio dei fili dell’impianto: l’impianto deve essere protetto da sovracorrenti, grazie alla presenza di un interruttore che interrompe il passaggio dell’energia elettrica in caso di pericolo, dovuto ad esempio a fili bruciati o guasti;
- le prese elettriche devono essere tali da sopportare il carico dei dispositivi elettrici che si andranno a collegare;
- devono essere istallate luci di emergenza e di sicurezza che si azionano nel caso di mancanza temporanea della corrente elettrica;
- non devono esserci nel sistema conduttori in tensione a vista o facilmente accessibili, perché questi possono costituire un pericolo; per lo stesso motivo non devono esserci fili volanti o coperti da nastro isolante o posti in prossimità di una fonte di acqua e i cavi devono essere disposti in canaline.
Buonasera mi chiamo Andrea ho l’etto l’articolo e devo dire che è molto utile capire se un impianto e a norma oppure no io sono in affitto in un appartamento dove l’impianto è molto vecchio ci sono le prese che si staccano con facilità e avendo un bimbo piccolo sono sempre in ansia che possa prendere la scossa ho fatto la richiesta alla proprietaria per avere un impianto adatto ma nulla non vuole spendere soldi cosa posso fare? Ad agosto scade il contratto è ho gia mandato disdetta se vado via prima devo pagare fino ad agosto nonostante il problema delle prese? A chi posso rivolgermi? Grazie
Buon giorno Andrea, a mio avviso può recedere dal contratto ” per giusta causa ” se l’impianto elettrico risulta privo di Dichiarazione di Conformità dell’impianto elettrico.
Il locatore è tenuto a conservare l’immobile in buono stato per tutto il tempo locazione provvedendo ai necessari interventi di manutenzione straordinaria facendosi carico di avere un immobile e i relativi impianti rispondenti alle norme di legge.
Se questo non avviene il locatore diventa inadempiente e vengano a mancare i presupposti di applicabilità del contratto e quindi si potrebbe configurare anche una sospensione del pagamento del canone di locazione.
Potrebbe anche accadere che l’impianto è a norma ma, ” impianto è molto vecchio ci sono le prese che si staccano con facilità” per carenza di manutenzione che spetta all’inquilino non viene fatta la relativa manutenzione ordinaria. In questo caso quanto detto sopra non ha effetto.
Al fine di una corretta procedura è sempre meglio rivolgersi a un professionista ” Commercialista ” o consulente del settore della locazione.