Codice colori dei fili elettrici: una guida

Punto Luce Blog: la tua guida al materiale elettrico ed elettronico

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3 commenti /
Punto Luce /
03/03/2016

Durante la modifica o la progettazione di un impianto elettrico, è importante conoscere i segnali convenzionali per evitare di compromettere il funzionamento dell’intero impianto e, rimanere lontani da seri incidenti che possono verificarsi nelle situazioni peggiori.

Ecco perché dopo aver creato una guida per aiutarti a creare un impianto civile (puoi trovarla in questa pagina), oggi vogliamo condividere con te uno degli aspetti più importanti che chiunque dovrebbe conoscere quando deve progettare, creare o anche solo modificare un impianto elettrico: la colorazione dei fili.

I colori aiutano a conoscere l’impianto

Infatti la prima cosa da fare quando si mette mano ad un impianto elettrico è conoscere alla perfezione l’impianto stesso e, i colori dei fili sono uno dei modi migliori per capire come intervenire.

In realtà i colori non sono solamente una convenzione del settore ma sono stabiliti anche dalla norma del CEI-UNEL 00722 che, oltre ad indicare a cosa si riferiscono, stabilisce anche che questi colori siano sempre riconoscibili.

Stiamo parlando di un aspetto molto importante da considerare se vuoi evitare spiacevoli inconvenienti. Per esempio se dovessi malauguratamente collegare il filo della fase con il filo del neutro, potresti causare un corto circuito che può compromettere il funzionamento dell’impianto e, in alcuni casi, può provocare addirittura incendi importanti.

Ma questi colori a che cosa servono? Principalmente per distinguere 3 componenti (alcuni li abbiamo appena menzionati) che sono la fase, la terra e il neutro. Ognuno ha un suo ruolo specifico e i colori servono appunto per distinguerli.

I colori di neutro, terra e fase

Entrando più in dettaglio, il filo che distingue il neutro è sempre di colore blu ed è collegato al neutro uscente dal contatore che normalmente si trova nel morsetto destro dello stesso. Il giallo-verde invece è il colore usato convenzionalmente per la terra, e cioè il filo che elimina le varie dispersioni rimaste all’interno dell’impianto. Questo filo generalmente è collegato ad un paletto piantato sottoterra (quando è possibile), cosi da evitare che eventuali residui di corrente ritornino in circolo attraverso altri dispositivi elettrici.

Infine, l’ultimo cavo è la fase che però non ha un colore uguale in tutte le situazioni; infatti si tratta di un filo che può avere diversi colori anche all’interno dell’impianto. In ogni caso, per convenzione, viene usato il nero.

A volte questi 3 colori possono essere usati all’interno dello stesso impianto per distinguere i vari ambienti o circuiti: per esempio i fili che provengono dalla cucina rispetto a quelli che provengono dal bagno possono avere una colorazione diversa.

Il marrone si può utilizzare in alternativa al nero o per identificare particolari parti dei circuiti  mentre altri colori sono ammessi per caratterizzare particolari funzioni (ad es. ritorni). es. grigio, arancione, rosa, rosso, turchese, violetto, bianco..

In parole povere, per la fase si possono usare diversi colori ma questi fili non devono mai avere gli stessi colori del neutro e della terra, per ovvi motivi.

La normativa stabilisce poi anche un altro aspetto molto importante, e cioè che tutti i cavi devono essere facilmente distinguibili in qualsiasi momento. Quindi, oltre ad utilizzare colori diversi, è importante che questo codice sia distinguibile anche con l’usura del tempo.

I colori negli impianti più complessi

Finora abbiamo parlato di impianti piuttosto semplici ma, esistono situazioni più anche complesse in cui vengono usati per dei multi-cavi e, anche in questo la normativa è molto chiara riguardo ai colori.

Nello specifico i colori vengono usati per distinguere la differenza di voltaggio. Per esempio fino a 1,2 KV la guaina esterna deve essere di colore nero, grigio, blu o verde. Il colore rosso sta invece ad indicare quei cavi che hanno una tensione che va dai 1,2 KV ai 36 KV, mentre il colore giallo può essere usato per qualsiasi cavo che abbia una tensione compresa fra i 50 Kilo Volt e i 300 Kilo Volt.

Come puoi capire quindi la scelta dei colori è un elemento fondamentale in tutti quei lavori che coinvolgono un impianto elettrico, indipendentemente dalle sue caratteristiche. Ora sei in grado di riconoscere il ruolo di ogni filo e, soprattutto, di scegliere il cavo adatto per le tue esigenze.

3 commenti su “Codice colori dei fili elettrici: una guida”

  1. Buongiorno, chiedevo se ci sono dedli schema impianto elettrico con relè semplificati che riesce a capire anche uno come me alle prime armi.
    Specifico tutti i tipi di relè. Grazie

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