Capita a volte che quando si accende l’interruttore di una lampadina non succeda niente, a quel punto ci si chiede subito: quale può essere la causa? Perché la lampadina non si accende? Prima di giungere a conclusioni affrettate è bene capire innanzitutto se c’è corrente nell’impianto elettrico e, il modo migliore per farlo è accendere altre lampadine o altri dispositivi elettrici. Se nemmeno questi dovessero accendersi controllate, l’illuminazione pubblica della zona perché potrebbe trattarsi di un blackout nella vostra zona.
Ora che avete verificato che la corrente elettrica circola nel vostro impianto, in questo caso è molto probabile che si tratti di un lampadina bruciata. Però come potete essere sicuri che si tratti della lampadina e non di altro? Purtroppo, vista la grande varietà di lampadine disponibili, non è più cosi semplice come poteva essere fino a qualche anno fa ma, nonostante questo, cerchiamo comunque di dare una risposta semplice e dettagliata in questa guida.
Estrarre la lampadina
Innanzitutto bisogna togliere la lampadina ma, in questo primo passo fate attenzione al calore perché alcune lampade possono addirittura ustionarvi. Altra precauzione potrebbe essere quella di togliere la corrente magari disattivando l’interruttore generale perché, anche se non è molto frequente, può capitare di prendere la scossa a causa magari di un corto circuito.
A questo punto rimuovete la lampada in base al tipo di attacco, in genere infatti è sufficiente svitare la lampada mentre altre volte è necessario togliere la plafoniera o sposate una linguetta che la tiene ferma.
I segnali che indicano una lampadina bruciata
Se la vostra è una lampada a incandescenza è tutto molto semplice, infatti potere tranquillamente metterla controluce e controllare se il filamento si è distaccato, in quel caso avete davanti a voi una lampada bruciata.
L’alternativa, se preferite, si chiama tester ed è sufficiente spostare il selettore dove è indicato “100 Ohm” e posizionare i puntali: uno nella parte esterna dell’attacco e l’altro alla base. Se il display mostra un qualsiasi valore significa che la vostra lampadina è ancora integra, se invece segna un valore nullo (o infinito) allora avete una lampadina bruciata.
La situazione si complica però con le lampade di nuova generazione, sia perché sono spesso opache sia perché il tester non funziona. Se questa è la vostra situazione la prima cosa da fare è scuoterla, perché se emette un rumore metallico significa che è bruciata (una lampadina non deve mai emettere nessun rumore).
A questo punto però potreste avere ancora il dubbio, ci sono comunque delle indicazioni che possono dirvi se una lampadina è bruciata . Innanzitutto se sono presenti dei segni di bruciatura o degli anelli neri alla base (vicino all’attacco) dovrete procurarvi una nuova lampadina. Un altro segnale che testimonia la bruciatura della lampadina è poi la colorazione gialla vicino a alla filettatura.
Se poi siete ancora in dubbio e non riuscite proprio a risolvere questo enigma, potete inserire la lampadina in un altro portalampada, ovviamente dopo aver verificato la presenza di corrente, e provare ad accenderla. Nel caso dovesse rimanere spenta ed è stata avvitata correttamente, allora non c’è più nulla da fare per questa lampadina.
Sostituire la vecchia lampadina
Una volta scoperto che la vecchia lampadina è fuori uso la sostituzione è una delle azioni più semplici che possano esistere. Innanzitutto bisogna dire che è sempre utile avere una scorta di lampade pronte per la sostituzione, poi fate attenzione all’attacco che deve essere identico a quello della vecchia lampada, al contrario della potenza che può variare a seconda delle vostre esigenze. A questo punto se avete una lampada in casa che non si accende più seguite la procedura che avete appena letto e alla fine sarete sicuri se è ancora in buono stato oppure deve essere sostituita.