Ci sono tanti buoni motivi per scegliere una lampada a LED: il risparmio energetico, la vita media più lunga, la possibilità di scegliere luci colorate e la manutenzione, davvero esigua. Ecco perché l’idea di fare un impianto a LED casalingo può interessare a chi vuole tagliare i costi dell’energia elettrica e, allo stesso tempo, dare un tocco di personalità alla casa.
Così come un ufficio, anche le stanze di una casa devono essere ben illuminate: attività come leggere, stare al computer, studiare, ma anche semplicemente guardare la TV, hanno bisogno di una buona quantità di luce. Il LED è un’ottima scelta anche in questo caso, a patto di comprare lampade con un lumen adeguato.
Fare un impianto a LED casalingo è piuttosto semplice, ma in caso di scarsa esperienza o insicurezza, è bene chiedere l’intervento di un elettricista esperto o del venditore, soprattutto se l’installazione dell’impianto richiede l’uso di strumenti come il saldatore.
In questo articolo spiegheremo come fare un impianto a LED essenziale, senza troppe complicazioni. In ogni caso, il nostro consiglio è di chiamare sempre un professionista del settore se si pecca di inesperienza o si ha qualche dubbio: avere a che fare con l’elettricità richiede prudenza, sempre.
Impianto con strisce a LED: efficienza e impatto estetico
Ecco una soluzione per chi cerca per la propria casa un’illuminazione originale e ad effetto: le strisce a LED sono rettangolari e flessibili, spesse 2 millimetri circa e larghe 20 mm, e hanno bisogno di un alimentatore di una potenza leggermente superiore a quello della striscia (con una tensione di uscita di 12 o 24 Volt). In commercio troviamo le strisce a luce bianca, calda o fredda, oppure a colori variabili (forniti di un controller con telecomando).
Se si scelgono le strisce a luce bianca, quindi non variabile, il materiale necessario sarà l’alimentatore e un connettore per collegare l’ingresso della striscia con l’uscita dell’alimentatore. È possibile tagliare una striscia in un punto ben preciso (di solito ogni 5 cm); le varie strisce si possono unire saldandole fra loro a stagno con fili di rame isolati oppure collegarle ad un connettore: in questo caso, richiedere l’aiuto di un elettricista è più che consigliato. Le strisce uniche con colore variabile, hanno bisogno di un controller con telecomando RGB compatibile con la striscia scelta. Il controller in questo caso adatterà l’uscita dell’alimentatore all’ingresso della striscia LED.
È possibile, nelle strisce dimmerabili, applicare un dimmer per regolare l’intensità luminosa.
Le strisce LED possono essere usate da sole ( in questo caso meglio scegliere quello con densità di LED più elevata), oppure come complemento dell’illuminazione “tradizionale”, un mix che unisce efficienza e impatto estetico.
Lampade a LED, faretti e pannelli: sostituire le vecchie lampade
Alternative alle strisce, le lampade a LED possono sostituire abbastanza facilmente le “vecchie” lampade fluorescenti, alogene e le vecchie (e ormai da rottamare) lampade ad incandescenza
Le lampade a LED possono sostituire le lampade ad incandescenza purché abbiano lo stesso attacco (a vite larga, E27, oppure a vite stretta, E14). I faretti a 230V possono essere montati nei porta faretti al posto delle alogene: nessun intervento elettrico è necessario, e il risparmio è davvero notevole (circa il 70% del consumo energetico). Anche in questo caso, occorre fare attenzione agli attacchi (GU10 a 230 V e GU5.3 a 12V). I faretti ad incasso a 12V, al contrario, hanno bisogno di un proprio alimentatore.
Una possibilità di cui tener conto quando si decide di installare un impianto a LED è quella rappresentata dai pannelli, un supporto in plastica che al suo interno ha un numero variabile di led. I pannelli, della dimensione di una piastrella, si possono montare usando delle viti o un adesivo specifico e vanno collegati alla rete con un terminale a due poli. Le caratteristiche migliori dei pannelli sono la scarsa dispersione termica – caratteristica in comune con tutte le lampade a LED – e la potenza della luce. Da segnalare la presenza sul mercato dell’evoluzione dei pannelli LED, i pannelli OLED, che hanno un angolo di diffusione e un’intensità luminosa maggiore rispetto ai LED.
Quali lampade scegliere?
Attenzione: è vero che le lampade a LED possono sostituire le vecchie lampade negli apparecchi “tradizionali”, ma la resa maggiore si ha installandole negli apparecchi predisposti per il LED. Quando si comprano le lampade, poi, bisogna stare attenti ad alcuni parametri: la temperatura di colore (meglio che sia tra i 2800 e i 3000 k), la resa di luce (superiore ai 400 lumen), i Watt e l’Indice di Resa Cromatica (CRI), che indica quanto gli oggetti illuminati dal LED sembrino naturali. Al momento dell’acquisto della lampada, dunque, controlliamo bene sulla confezione il valore di questi parametri.