Le scarpe antinfortunistiche sono un tipo di calzature che devono essere in grado assicurare la protezione del piede in ambito lavorativo. Al pari di qualsiasi tipologia di scarpa, da running, da passeggio piuttosto che da calcio, il feeling con la scarpa antinfortunistica è del tutto soggettivo. Così come per i pantaloni da lavoro, esistono diverse tipologie di scarpe da lavoro, che tra l’altro devono anche rispettare una normativa, quindi nelle prossime righe vedremo insieme come scegliere.
Scarpe da lavoro: tipologie
Le scarpe da lavoro sono divise in 5 famiglie principali:
- Scarpe alte. Sono capaci di garantire sostegno e protezione alla caviglia, oltre alla protezione dal freddo.
- Scarpe basse. Sono in grado di assicurare flessibilità e leggerezza, ma non proteggono la caviglia.
- Stivali. Possono essere utilizzati nel momento in cui l’impermeabilità è di fondamentale importanza.
- Sandali. Il sandalo assicura la protezione del piede, maggiormente durante l’estate, ma non è consigliato per ambienti lavorativi sporchi o nel settore edile.
- Zoccoli. Lo zoccolo presenta una suola antiscivolo ed è utilizzato principalmente nei settori medicali o gastronomici.
Scarpe antinfortunistiche: cosa sono e come si classificano
Le calzature antinfortunistiche sono dispositivi di protezione individuale che devono soddisfare alcuni requisiti specificati nella Direttiva Europea CEE 89/686. Solamente in questo modo potranno ottenere la marchiatura CE di conformità. Oltre alla resistenza del puntale a 200J, i requisiti minimi da considerare per la classificazione sono:
- Resistenza agli oli e idrocarburi (sigla FO);
- Assorbimento dell’energia nella zona tallone (E);
- Presenza di suola antistatica (A);
- Presenza di suola anti perforazione (P);
- Impermeabilità dinamica (WRU);
- Resistenza allo scivolamento (SR).
Per quanto concerne lo scivolamento, invece, sono previste 3 diverse classi, ovvero:
- SRA: resistenza allo scivolamento con suolo in ceramica con acqua e detergente;
- SRB: resistenza allo scivolamento con suolo in acciaio e glicerina;
- SRC: resistenza allo scivolamento in entrambe le situazioni precedenti.
Come sono fatte le scarpe antinfortunistiche?
Le scarpe antinfortunistiche sono calzature dotate di una struttura particolare, capace di renderle adatte al lavoro in luoghi dove la possibilità di infortunio ai piedi è elevata. Tra questi troviamo ad esempio cantieri o magazzini. Nel dettaglio, i componenti di una scarpa antinfortunistica sono:
- Puntale. Si tratta della parte di rinforzo applicata in corrispondenza della punta della scarpa che protegge le dita dei piedi da schiacciamenti o urti.
- Lamina anti perforazione. Parliamo di un materiale resistente inserito all’interno della scarpa con lo scopo di evitare che oggetti affilati o taglienti raggiungano il piede.
- Suola. È la parte inferiore della scarpa che può essere antiscivolo, antistatica, antiacido oppure anti abrasione.
- Tomaia. Si tratta della parte superiore della scarpa, che a seconda del materiale con cui è realizzata può offrire proprietà impermeabili, traspiranti oppure protettive verso acidi o calore.
Le scarpe antinfortunistiche non devono essere valutate per l’estetica come avviene per la calzature tradizionali. Anzi, in realtà molto spesso le scarpe da lavoro non eccellono in design. Tra i fattori da valutare, oltre alla sicurezza, rientrano sicuramente aspetti come i materiali con cui è realizzata, il colore e la flessibilità. Per quanto concerne i materiali con cui sono realizzati il puntale e la lamina anti perforazione, questi impatteranno notevolmente sul peso della scarpa.
Immaginando di avere una lamina in metallo nella suola, inoltre, la flessibilità della scarpa sarà sicuramente ridotta. Nel dettaglio, per gli elettricisti o idraulici che sono spesso in ginocchio è vivamente consigliato un tipo di scarpa con lamina anti perforazione non in metallo, come il kevlar e le suole realizzate in poliuretano o gomma nitrilica. Per gli elettricisti, inoltre, è d’obbligo l’assenza di parti magnetiche all’interno della calzatura.
I nuovi materiali compositi sono in grado di garantire tutte le proprietà di sicurezza ma con peso e rigidezza inferiori della calzatura. Sotto il profilo dei colori la scelta dovrebbe essere guidata da un senso pratico. Muratori e carpentieri, ad esempio, utilizzano il colore beige perché capace di mascherare lo sporco di fango e polvere. Altri professionisti, come magazzinieri, operai in officine meccaniche o autotrasportatori puntano invece sul nero per evitare si noti lo sporco.
Come scegliere le scarpe antinfortunistiche
Per scegliere le scarpe antinfortunistiche più adatte alle proprie esigenze è necessario porsi alcune domande, tra cui:
- Qual è la professione? Come spiegato in precedenza le scarpe sono suddivise in categorie a seconda del livello di sicurezza. Ogni livello è specifico per uno o più gruppi di lavoro.
- Le scarpe saranno utilizzate anche in situazioni peggiorative rispetto alla professione? Un elettricista che si occupa di realizzare impianti anche all’esterno, potrebbe essere interessato ad avere una tomaia impermeabile, per almeno 60 min. Un operaio edile, invece, dovrebbe valutare scarpe con la presenza della lamina anti perforazione.
- Le scarpe verranno usate per camminare molto? Alcune professioni come l’elettricista il fatto che si debba camminare parecchio e salire e scendere scale. Questo necessita scarpe leggere con puntale e lamina anti perforazione, che siano realizzate in materiali leggeri e flessibili, come i compositi.
- Ci sono disturbi agli arti inferiori? Se a causa di qualche acciacco fisico ci sono difficoltà a trovare scarpe antinfortunistiche che non affatichino le gambe, è possibile ricorrere a calzature dotate di soletta interna con tecnologia “memory foam”. Questa tecnologia, impiegata anche in altre tipologie di scarpa, consente di adattare la superficie di appoggio della scarpa alla forma del piede.
- Quale taglia scegliere? La scelta della taglia è un punto critico perché brand diversi possono presentare differenze nella calzata, oltre che una leggera variazione di numero. Il consiglio è quello di provare le calzature nel pomeriggio, momento in cui i piedi sono maggiormente sgonfi.
- Quale colore scegliere? Quest’ultimo fattore, come detto, è del tutto soggettivo. Spesso i colori di base della tomaia sono già definiti: beige per i muratori e carpentieri, nero o colori scuri per altre professioni. Per gli elettricisti, di frequente il colore scelto è il nero o il grigio. I colori secondari, invece, sono lasciati ai propri gusti e non incidono minimamente sulle caratteristiche delle scarpe. Generalmente i colori secondari servono per distinguere le varie marche.