L’illuminamento nei luoghi di lavoro segue normative europee e italiane ben precise. Ecco quali sono i valori e quali sono i fattori dai quali dipendono.
Valori illuminamento luoghi di lavoro
I valori, quando si parla di luoghi di lavoro, cambiano in base alle esigenze. Queste “esigenze” vanno valutate da un esperto lighting designer. Questo professionista valuta le condizioni di luce ottimali e progetta le fonti di luce in base alle esigenze dell’azienda, ma anche in base a quelle che sono le normative in materia. I valori sono:
- Lumen. Indica quanta luce viene emessa in un secondo da un punto luminoso;
- Candela. Data una direzione, indica l’intensità della luce del punto luminoso nell’angolo solido che la contiene;
- Lumen/Watt è il rapporto tra la luce emessa e la sua potenza;
- E è il rapporto tra Lumen e metro quadro, per vedere come la luce incide su una certa area;
- L. Data una direzione, indica l’intensità della luce da una superficie;
- UGR. Indica una soglia sopra al quale si rischia l’abbagliamento molesto.
Grazie a questi valori, è possibile stabilire la luce necessaria e quali caratteristiche deve avere in base al luogo di lavoro.
Fattori da non sottovalutare
I fattori da non sottovalutare quando si parla di illuminamento dei luoghi di lavoro sono:
- L’area da illuminare;
- La luce che proviene di giorno (daylight);
- La distribuzione delle fonti di luce;
- L’uniformità;
- Se si viene abbagliati o meno;
- La direzione della luce;
- La resa dei colori e la loro temperatura (se si vedono più accesi o più sbiaditi);
- Il Flickering (se la luce va a intermittenza e con quale periodicità);
- Il controllo della luce naturale.
A questo va aggiunto anche il tipo di lavoro che si va a svolgere: si lavora al computer? Ci sono dei macchinari? L’ambiente è pulito o polveroso?
Come fare
Per prima cosa, è necessario seguire le normative di riferimento. L’Italia indica semplicemente che il luogo di lavoro deve essere idoneo per lavorare serenamente e senza rovinarsi la salute, lasciando le tabelle europee di riferimento. Le tabelle sono:
- EN 12464-1 (giugno 2011), per lavori che si svolgono all’interno.
- EN 12464-2 (ottobre 2007), per lavori all’esterno.
- EN 12193 (aprile 2008), per il lavoro nelle strutture sportive.
Ogni tabella indica chiaramente i valori di illuminamento dei luoghi di lavoro in base all’attività svolta. Per esempio, un cinema non avrà la stessa illuminazione di un ufficio o di una cantina. Per qualsiasi tipo di attività ci sono valori espressi in:
- Em, ovvero come la luce mediamente incide sull’area;
- UGR, ovvero la soglia di abbagliamento;
- Uo, ovvero l’illuminazione minima per poter lavorare bene;
- Ra, ovvero l’illuminazione minima per vedere bene i colori.
Usando le fonti di luce giuste, il lighting designer progetterà l’impianto e metterà in regola con la normativa vigente, seguendo i valori delle tabelle europee.