La vita quotidiana delle persone disabili è impegnativa a causa delle defezioni che possono limitare i movimenti e l’autonomia. Le attività di tutti i giorni possono però diventare più semplici e agevolate grazie a sistemi di organizzazione appositi. L’abitazione di una persona diversamente abile deve quindi essere progettata e realizzata con criteri di sensibilità e nel pieno rispetto della normativa vigente in materia.
Impianti elettrici per disabili la normativa
La legge italiana si propone di assecondare e di facilitare la progettazione delle abitazioni riservate alle persone diversamente abili ed esiste una normativa specifica che guarda al dimensionamento degli spazi, alla distribuzione dell’arredo e quindi alla progettazione e alla realizzazione dell’impianto elettrico.
L’obiettivo è di apportare autonomia agli abitanti e le normative di riferimento sono la Legge n. 13 del 09/01/1989 che fa riferimento al superamento delle barriere architettoniche e il D.M. n. 236 del 14/06/1989 che si rivolge alle prescrizioni tecniche necessarie per ‘l’accessibilità, l’adattabilità e la visitabilità’ degli edifici.
In queste normative sono contenute le indicazioni e le prescrizioni che garantiscono una buona fruizione degli spazi per le persone disabili, al fine di superare le barriere architettoniche, ovvero gli ostacoli fisici che sono problematici ai fini della mobilità domestica. Per quanto riguarda l’impianto elettrico è importante fare riferimento al punto 4.1.5 della normativa di riferimento, che interessa i terminali degli impianti.
In questo caso la legge stabilisce che i quadri generali, gli impianti elettrici, le valvole e tutti i terminali come ad esempio i pulsanti e i citofoni siano posizionati in modo da permettere un impiego agevole anche alle persone che si muovono sulla sedia a rotelle. Essi devono essere individuabili, anche in condizioni in cui la luminosità è scarsa e devono essere dotati di una protezione contro il danneggiamento che può avvenire per urto. La norma fissa l’altezza dai 40 cm fino ai 140cm e questa base deve essere rispettata nel caso di creazione di impianto elettrico per persone disabili.
Impianti elettrici per persone disabili la visibilità
Un punto di riferimento importante nella definizione dell’impianto elettrico per persone disabili è ancora una volta la Guida CEI 64–50 per l’edilizia ad uso residenziale e terziario. Come spesso indicato nel blog dell’impresa Punto Luce, specializzata in vendita di materiale elettrico on line, questa norma è la base e la definizione, la progettazione la messa in opera degli impianti elettrici nel loro complesso.
In questo specifico caso, gli interruttori, le prese, i citofoni e tutti i terminali dell’impianto elettrico devono essere posizionati in un luogo facile da individuare anche se le condizioni di luminosità sono scarse. Importante è quindi la posizione degli interruttori e dei comandi, che in ogni ambiente e con particolare attenzione per la sala da bagno devono essere posizionati al fine di evitare un possibile pericolo per l’abitante.