Impianto elettrico, ecco come realizzarne uno

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Impianto elettrico, ecco come realizzarne uno
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Lorenzo /
31/07/2014

Nella vita quotidiana capita molto spesso di dare per scontate alcune cose, dimenticando l’impatto che avrebbe la loro mancanza. Una di queste è l’elettricità. Riusciresti a vivere senza corrente elettrica? Senza computer, televisore, frigorifero, forno, lavatrice, condizionatore, e così via? Probabilmente no, anche perché siamo così abituati ad usufruirne che il solo pensiero di farne a meno ci terrorizza.

L’evoluzione storica dell’elettricità: dalle scoperte di Talete alla Pila di Volta

Fino a poco più di un secolo fa, però, la corrente elettrica non aveva ancora avuto l’impatto sulle nostre vite che avrebbe ottenuto nel giro di pochi anni. L’illuminazione pubblica, la corrente nelle abitazioni civili e nelle aziende, i primi mezzi di trasporto elettrici, come tram, treni, filobus e metropolitane, oggi rappresentano la normalità, ma all’epoca furono una vera rivoluzione.

Ed è tutto merito di Talete, il filosofo greco del 600 a.C., che per primo studiò le proprietà elettriche dell’ambra, una resina fossile capace di attrarre oggetti leggeri e, sfregandola, di produrre scintille.

Tre secoli dopo, in Persia, l’attuale Baghdad, furono realizzate le prime pile rudimentali, rinvenute nel 1936 e denominate, appunto, Batterie di Baghdad. Si tratta di giare di terracotta rivestite internamente di rame, probabilmente utilizzata come cella galvanica, quindi per convertire energia chimica in elettrica, per placcare oggetti in argento con l’oro. Essendo in quel tempo molto limitata la conoscenza della fisica, è convinzione diffusa che i persiani non compresero mai appieno le funzionalità della loro invenzione. Nel 1799, il fisico italiano Alessandro Volta inventò il primo generatore elettrico mai realizzato, la famosa Pila di Volta.

L’importanza dei professionisti dell’elettricità e la sfida del fai-da-te

Dopo più di duemila anni, usufruiamo quotidianamente dell’elettricità senza avere la benché minima idea di come si possa realizzare un impianto elettrico, o di come esso funzioni. Accendiamo una lampadina e non abbiamo idea di chi sia Edison, ascoltiamo la radio e non conosciamo gli studi di Guglielmo Marconi. Noi ci limitiamo a inserire la spina nella presa della corrente, tutto il resto è un mistero.

Come realizzare un impianto elettrico fai-da-te: guida pratica e consigli utili

È per questo che è necessario affidarsi a professionisti del settore, ma se, per ipotesi, volessimo costruire un impianto elettrico fai da te per la nostra abitazione, come potremmo farlo?

La prima cosa da fare è individuare un fornitore di materiale elettrico affidabile e conveniente, e fortunatamente esistono moltissimi e-commerce che trattano questo tipo di prodotto.

Fatto questo, si può passare allo studio della planimetria dell’abitazione, in modo da individuare dove installare i punti luce, a seconda delle esigenze di ogni ambiente.
In cucina, ad esempio, serviranno più prese elettriche del ripostiglio, perché ospita un numero maggiore di elettrodomestici e dispositivi elettronici. Bisogna tenere presente che le prese non sono tutte uguali, ma ne esistono diverse tipologie. Le più diffuse in Italia sono quelle di tipo C, a due poli, la F e la L, conosciuta come italiana a tre poli.

Una volta individuato ciò di cui abbiamo bisogno, possiamo passare a valutare il tipo di impianto da realizzare. Ne esistono essenzialmente di due tipi, quello incassato, esteticamente più valido ma più complesso da realizzare e più costoso, e quello esterno, economico ma poco piacevole alla vista.
Certo, se stai costruendo la tua casa da zero o stai ristrutturando una appena acquistata o ereditata, è preferibile optare per quello interno. Investi più denaro ma il risultato aumenterà anche il valore dell’immobile.
Se, invece, devi fare un impianto senza sfondare le pareti di casa, allora è meglio quello esterno. In ogni impianto elettrico, comunque, c’è un punto di partenza, dal quale la corrente elettrica viene distribuita nella casa. Qui viene montato il contatore, di proprietà del gestore della rete elettrica.

Strumenti e materiali necessari per un impianto elettrico: l’importanza di scegliere un professionista

Fili, cavi, prese della corrente, salvavita, prolunghe, nastro isolante, sonde tirafili, tester e strumenti vari, minuteria, attrezzeria, canaline, tubi protettivi, scatole di deviazione, questi sono solo alcuni dei prodotti da acquistare per poter realizzare un impianto elettrico.

Prima di farlo, però, pensaci bene. Rivolgersi a un professionista è sempre la soluzione migliore.

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