Anche se è molto triste ammetterlo, nel nostro Paese sono sempre più diffusi i furti in abitazione, specialmente durante i periodi estivi, quando le case sono vuote. Non è raro, però, che ciò accada anche durante i periodi in cui le case sono occupate: per sopperire e anzi prevenire questo problema, sarà utile dotare la vostra abitazione di un impianto di sorveglianza, seguendo la strada già tracciata dalle aziende (come abbiamo descritto qui). Andiamo a scoprire insieme come.
I principali motivi per installare un impianto di sorveglianza
Installare un impianto di sorveglianza porta a diversi vantaggi, ma ne distinguiamo due principali: il primo e più palese è quello di tentare di prevenire eventuali furti; gli impianti sono molto utili in quelle abitazioni indipendenti, come le villette, bersagli più appetibili per i ladri, per controllarle meglio, visto che i criminali oggigiorno studiano attentamente dei piani d’azione per compiere i propri misfatti. Grazie a questa tipologia di impianti, però, sarà ancora più difficile entrare in casa vostra, visto che questo “occhio vigile” sarà attivo 24 ore su 24 e vi allerterà ad ogni minimo movimento entro la vostra proprietà.
I vantaggi degli impianti di sorveglianza
Un altro beneficio, magari meno immediato del primo, è che ci consente di tenere sotto controllo non solo gli interni e le entrate della nostra abitazione ma, qualora ne avessimo uno, di tenere sotto costante vigilanza il giardino o il retro della nostra casa; non è raro, infatti, sentire “rumori sospetti” in queste parti della nostra proprietà, specialmente di notte ma, grazie alla videosorveglianza, potremo scoprire l’origine di tali rumori in tutta sicurezza e, nel caso, allertare le forze dell’ordire prima di spiacevoli inconvenienti.
Come installare un impianto di sorveglianza: il materiale
Passiamo adesso alla parte pratica per l’installazione di questi utilissimi sistemi. Ecco una lista di tutti gli attrezzi da lavoro che saranno indispensabili durante il montaggio, anche se come di consueto consigliamo sempre di rivolgersi a esperti professionisti: due cacciaviti, uno a stella e uno a taglio; del nastro isolante; un trapano con annesse punte di vari formati. Per quanto riguarda i materiali che ci occorrono per la realizzazione e che dovrete acquistare (potete farlo sia online che nei negozi specializzati) , eccovi una lista completa: l’indispensabile filo per telecamere e quello di alimentazione; spinotti, meglio se di vari formati; chiodi, meglio se muniti di graffette in plastica; tasselli di grandezze variabili; fasce in plastica di vari formati; supporti per le telecamere, utili se vorrete riporre le videocamere su superfici di vario tipo. Per quanto riguarda le componenti elettriche, ecco di cosa avremo bisogno: webcam, meglio ancora se dotata di visore notturno; un monitor tv, meglio se di dimensioni medio-grandi, in modo da poter tenere sotto controllo le immagini delle telecamere; un computer collegato alle telecamere che fungerà da server; un router, meglio se abbastanza potente; un registratore, per tenere un archivio delle registrazione delle videocamere.
Come installare un impianto di sorveglianza: il procedimento
Vediamo adesso, passo dopo passo, il procedimento per installare le videocamere: il primo importante passo sta nel decidere l’ambiente in cui vorrete installare i vostri sistemi di sorveglianza e, successivamente, effettuate un’attenta analisi dei punti in cui vorrete sistemare le telecamere.
Ora si può pensare di sistemare le telecamere nei punti che più vi sembrano adatti, utilizzando se dovuti gli appositi supporti, lasciando un po’ di spazio per far passare due cavi;
Mettete su una scrivania il registratore, lasciando ovviamente abbastanza spazio per il monitor;
Aiutandovi con una sonda, fate passare i fili di alimentazione e videocamera nel tubo del vostro impianto.
I fili vanno, ovviamente, collegati tra il registratore e le telecamere contemporaneamente.
Collegate il tutto tramite gli spinotti, tenetelo saldo con le fasce di plastica.
Collegate poi il tutto alla corrente elettrica.
Non collegate direttamente le telecamere al registratore ma fate passare i collegamenti tra un gruppo di continuità in modo da non far saltare la registrazione in caso di blackout.