Installare un rilevatore di gas in casa significa dotarsi di un indispensabile dispositivo di sicurezza, utile soprattutto alle persone anziane che vivono da sole, ma non solo: se pensiamo che dietro il crollo degli edifici al 90% c’è una fuga di gas, capiamo bene come un rilevatore di gas e metano rappresenti più che un’opzione, ma una necessità.
In questo articolo scopriamo cosa sono e dove si installano i rilevatori di gas per un uso corretto.
Cosa sono i rilevatori di gas, in breve
I rilevatori di gas avvisano, tramite segnali acustici e luminosi, della presenza nell’ambiente di gas in concentrazioni pericolose. All’interno dell’involucro di plastica si trova il sensore di gas, in grado di accorgersi se le sostanze letali superano il limite di sicurezza. Per la precisione, esistono due tipi almeno di rilevatori di gas: c’è il rilevatore di monossido di carbonio (praticamente inodore per cui pericolosissimo), il rilevatore di gas metano (come l’Eikon Next di Vimar) e quello di gas GPL. Esistono inoltre rilevatori monogas o multigas: nel caso di integrazione con un sistema domotico, un’elettrovalvola chiude automaticamente il gas in caso di pericolo. Sempre parlando di domotica, in commercio esistono utili ripetitori di segnale, come il ripetitore LivingLight Antracite di Bticino, che trovate nel nostro store online.
I rilevatori possono essere fissi o portatili: i primi possono essere a uso esterno o interno, i secondi, alimentati da una batteria, vengono usati soprattutto dai professionisti, seppur esistano versioni domestiche. In generale, però, i rilevatori domestici sono fissi.
Dove installare i rilevatori di gas
Avere un rilevatore di gas in casa non basta, bisogna sapere dove installarlo perché funzioni al meglio e assicuri una reale protezione dal pericolo della fuga di gas.
Il rilevatore va installato dove si accumula il gas in caso di fuga: gli esperti consigliano di installarlo a 20 centimetri (o al massimo mezzo metro) dal soffitto in caso di gas metano, a 20 centimetri o a mezzo metro dal pavimento in caso di GPL.
Bisogna fare attenzione a non installare il rilevatore vicino a prese d’aria o impianti di ventilazione, che potrebbero “disturbare” il lavoro del rilevatore e comprometterne la piena funzionalità. È importante, inoltre, che il rilevatore sia facilmente accessibile.
Facciamo attenzione a montare il rilevatore seguendo con cura le istruzioni del libretto d’installazione. Se non siamo in grado di farlo da soli, è opportuno chiamare un professionista e farlo installare da lui: affidarsi a un esperto è la migliore garanzia perché tutto funzioni alla perfezione.
Quanto costa un rilevatore di gas?
Dipende da che tipo di rilevatore si sceglie e dai lavori necessari per l’installazione. Se si scelgono i modelli domotici, che devono essere integrati in un sistema domotico, i costi salgono, ma crescono anche le prestazioni e l’affidabilità: come già accennato, al rilevatore è associata un’elettrovalvola che chiude in automatico il gas non appena la fuga sale oltre i livelli di guardia. Un comodo display, inoltre, permette di tenere tutto sotto controllo.
I prezzi variano anche in base al tipo di rilevatore: fisso ha un costo, mobile un altro.
Inoltre, va considerata anche la manodopera per l’installazione, che dipende dalla quantità di materiale e lavoro necessario.
Se c’è però un dispositivo per cui non badare a spese, quello è proprio il rilevatore di gas: la sua presenza in casa può scongiurare pericoli davvero gravi.