Come riscaldare la casa senza termosifoni

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riscaldamento casa senza termosifoni
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Punto Luce /
01/11/2016

La stagione fredda è in arrivo e con essa, la necessità di riscaldarsi.

I termosifoni alimentati da caldaie a gas costituiscono sicuramente la soluzione più diffusa per proteggersi dal freddo.

Esistono però casi di abitazioni prive di caldaie e caloriferi o casi in cui, guasti al sistema o semplicemente la voglia di proteggere l’ambiente con soluzioni più ecologiche inducono a cercare soluzioni alternative ai termosifoni. E allora, come fare?

Riscaldamento senza termosifoni: qualche accorgimento domestico

Il primo passo da fare, se si è sprovvistiti di termosifoni, è isolare bene la casa termicamente, aprendo le finestre di giorno, e nelle ore più calde, e tenendole chiuse di sera, sigillando le aperture con strisce adesive o para spifferi in tessuto.

È opportuno inoltre utilizzare le tende, per limitare il passaggio dell’aria fredda, attraverso balconi e finestre.

Le stanze, che non si usano, dovrebbero restare chiuse per evitare la dispersione del calore.

Cucinare, soprattutto cibi al forno, asciuga l’umidità dell’aria e rende l’ambiente più caldo.

Riscaldare senza caloriferi: le alternative

L’alternativa più comune ai termosifoni è rappresentata dalle stufe elettriche, che hanno il vantaggio di poter essere trasportate da una stanza all’altra ma non sono l’ideale in termini di efficienza energetica, dato che il loro consumo di energia è molto elevato.

Una scelta non particolarmente consigliata è rappresentata dalle stufe a combustibile, come GPL o petrolio. In questo caso si evita il passaggio per la corrente elettrica ma bisogna prestare la massima attenzione perché si tratta di dispositivi che possono rivelarsi molto pericolosi: se l’areazione non avviene in modo corretto, infatti, questo tipo di  stufa può sprigionare monossido di carbonio, un gas inodore e incolore ma letale.

Una soluzione interessante sono le stufe a infrarossi, in cui il calore riscalda direttamente e velocemente la superficie che tocca, ma l’aria circostante resta fredda. Il loro funzionamento ricorda vagamente quello dei raggi solari e il risparmio energetico è garantito.

Un’idea pratica, dai costi ridotti, sono i quadri a parete riscaldanti, che in pochissimi minuti riscaldano anche ambienti molto estesi.

Il riscaldamento a pavimento è una buona soluzione soprattutto per chi soffre di allergie, poiché non solleva polveri e sostanze allergizzanti. In questo caso, è l’intero pavimento a emanare calore, con temperature che possono raggiungere fino a 30°, anche se, se non si vuole inquinare troppo l’ambiente, la temperatura dovrebbe essere tenuta intorno ai 20°.

La soluzione sicuramente più ecologica, anche se più costosa è la stufa a pellet, un materiale di scarto della produzione del legno. Si tratta di un combustibile naturale e rinnovabile, che offre prestazioni molto elevate ed inquina pochissimo, dato che non si brucia la legna ma piccoli cilindri di segatura. L’unica accortezza da avere è prestare la giusta attenzione alla circolazione di aria e allo scarico dei fumi.

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