Si sente parlare, sempre più spesso, di sistema di alimentazione trifase: generalmente, questo sistema è utilizzato nelle centrali di produzione e nei tralicci della distribuzione. Insieme vedremo qual è il funzionamento di questo sistema e quali sono le due diverse tipologie dello stesso.
A cosa serve un sistema trifase
Questa tipologia di impianti viene utilizzata, a causa dell’affidabilità e sicurezza che li contraddistingue, nelle centrali di produzione elettrica. Questo sistema viene scelto, inoltre, perché abbatte i costi e la dispersione energetica e venendo per cui, di fatto, utilizzato in tutta la rete nazionale. Grazie al sistema è possibile infatti portare più energia lungo la rete, per distanze più lunghe e con una dispersione energetica praticamente nulla.
Come è fatto un sistema trifase
Ma come funziona questo incredibile impianto? È presto detto. Un impianto trifase è formato da più circuiti a corrente alternata e viene ottenuto tramite il collegamento tre generatori monofase sinusoidali alla stessa frequenza. I tre conduttori su cui si basa il sistema avranno la stessa tensione sfasata di 120°. Le tipologie di sistema trifase conosciute sono due: a stella e a triangolo, di cui parleremo dopo.
I principali utilizzi del sistema trifase
Solitamente per le potenze superiori a 6 kW, vengono utilizzati per tutti gli impianti di ambito industriale o artigianale. Nel caso in cui un’abitazione abbia un consumo elettrico molto grande è possibile installarvi sistemi trifase. Se ci troviamo in questa situazione, solitamente, si preferisce utilizzare più sistemi monofase collegati tra loro, in modo da avere una migliore distribuzione dell’energia. Se, però, gli abitanti della casa utilizzano elettrodomestici o macchinari specifici, potrebbe essere il caso di installare dei puri sistemi trifase, in modo da supportare meglio il funzionamento di tali apparecchi.
Le differenze tra sistemi a stella e a triangolo
Vediamo adesso le principali differenze fra le due principali tipologie di sistema trifase: a triangolo e a stella. La prima tipologia sopracitata si caratterizza per il fatto che ogni generatore è collegato tramite collegamento in serie al generatore successivo in modo che, nel disegnare la diffusione dell’energia, questa formi un triangolo. I generatori vanno connessi nello stesso verso di scorrimento delle fasi per evitare pericoli come i cortocircuiti. Nel collegamento a stella un singolo terminale è invece comune a tutti i generatori. La corrente che viene assorbita nel collegamento a triangolo è 3 volte maggiore rispetto a quella assorbita nel collegamento a stella. Questo vuol dire che, nell’esempio dell’abitazione con alti costi energetici e con macchinari o elettrodomestici che necessitano di potenti generatori, il collegamento a triangolo verrà preferito rispetto a quello a stella per tenere la massima efficienza su tutta la linea elettrica.