Le lampadine a incandescenza sono molto utili per la nostra quotidianità: illuminano le nostre stanze, sono utilizzate in alcuni elettrodomestici (come i forni) e persino per i fari delle automobili; purtroppo, però, dopo un certo numero di ore le lampadine si esauriscono e perdono la possibilità di produrre luce. Verrebbe quindi automatico pensare di buttarle, giusto? Invece no, esistono degli utilizzi alternativi per le lampadine esaurite. Vediamo quali.
Che cosa sono le lampadine a incandescenza
Prima di passare a come svuotarla e riutilizzarla, andiamo a vedere come è fatta una lampadina. Principalmente, le lampadine a incandescenza sono formate da un’ampolla di vetro al cui interno vi è un filamento metallico, solitamente di tungsteno, avvolto su stesso per formare una bobina. La bobina, non appena viene passata dalla corrente elettrica, inizia a scaldarsi gradualmente, fino a raggiungere lo stato del cosiddetto “calore bianco”, nome che viene dato ad una temperatura che arriva a misurare fino a 2,500 gradi Centigradi. La bobina, quindi, per effetto del calore si illumina, producendo la luce che poi illumina le nostre stanze, ma non solo: essendo colpita da temperatura così alte, la bobina (essendo metallica) sublima, passando dallo stadio solido a gassoso (anche se in minuscola parte) che si deposita sul vetro dell’ampolla (da qui il classico annerimento delle pareti della lampadina). La soluzione a questo problema (che riduceva di molto la vita della bobina) è stata trovata: all’interno dell’ampolla, infatti, viene inserito un gas inerte, solitamente l’azoto, che impedisce alla bobina di sublimare e alle pareti della lampadina di andare incontro al fenomeno dell’annerimento.
Il procedimento per svuotare una lampadina
Ma, come abbiamo già accennato, la lampadina prima o poi si esaurisce, visto che la bobina, sottoposta a temperatura così alte, prima o poi si spezza. Ma cosa fare una volta esaurita? Semplice, possiamo svuotarla e utilizzarla per creare decorazioni per la nostra casa e molto altro, vediamo come fare.
Prima di tutto, dobbiamo procurarci tutti gli strumenti per l’operazione: ovviamente una lampadina esaurita, un cacciavite a punta piatta, delle tronchesine e, per la vostra sicurezza, dei guanti in pelle come quelli per i lavori in giardino. Andiamo adesso a vedere tutti i passaggi per svuotare la lampadina: prima di tutto, aiutandoci con le tronchesine, rimuoviamo il bottone metallico al centro della lampadina; sempre con l’aiuto delle tronchesine facciamo saltare l’isolante che protegge la base; far saltare il piroletto di vetro tramite il cacciavite; rimuoviamo quindi, sempre col cacciavite, il portafilo interno, attenzione a non rompere il bulbo!
Gli utilizzi delle lampadine svuotate
Ma, una volta svuotata la lampadina, cosa possiamo farne? La risposta è semplice: di tutto! C’è chi, infatti, tramite questo procedimento ha creato delle vere e proprie opere d’arte e chi invece si è inventato dei soprammobili, delle lampade dal design unico e, perché no, dei vasi molto particolari per contenere piantine o piante grasse. Insomma, scatenate la fantasia: con le lampadine svuotate potrete dare libero sfogo alla vostra creatività e alla vostra fantasia!
