L’inverno si sta avvicinando, e a breve dovremo fare (letteralmente) i conti con le spese per il riscaldamento. Quella del risparmio energetico, tra l’altro, è una tematica quanto mai attuale a causa di aumenti che non hanno precedenti nella storia, quindi trovare dei metodi che permettano di risparmiare è del tutto normale.
Nelle prossime righe, dunque, vedremo insieme come funziona un termostato ambiente, un dispositivo tanto intelligente quanto facile da utilizzare, spesso però sottovalutato nelle potenzialità.
Termostato ambiente: cos’è?
Il termostato ambiente, o cronotermostato, è un dispositivo ideato per monitorare la temperatura della casa in ambienti differenti. Questo apparecchio è in grado di percepire quanti gradi ci sono all’interno della stanza, mettendo in funzione l’impianto di riscaldamento all’occorrenza quando la temperatura è inferiore a quella stabilita. In aggiunta, il termostato ambiente si occuperà anche di non superare la temperatura impostata manualmente.
Il funzionamento è molto simile a quello di un normale termostato, ma con alcune differenze sostanziali. Il termostato, infatti, è collegato all’impianto di riscaldamento, ma viene azionato esclusivamente quando la temperatura scende sotto una determinata soglia. Il cronotermostato, invece, non rileva solamente la temperatura e regola il funzionamento della caldaia, ma consente anche di gestire l’impianto a seconda della giornata e della stagione.
Alcuni modelli di termostati possono essere controllati da remoto, utilizzando semplicemente uno smartphone e l’applicazione dedicata. In questo modo, anche a distanza è possibile controllare errori o anomalie dell’impianto, o qualsiasi altro aspetto di interesse.
Come funziona un cronotermostato
La componente più importante di un termostato è il timer. Questo elemento consente di comunicare tutte le informazioni necessarie per accensione e spegnimento dell’impianto di riscaldamento, suddividendo fasce orarie e zone della stanza.
Volendo fare un esempio, se si torna a casa dall’ufficio alle 21 e si vuole una sala con una temperatura di 18°, basta impostare i dati sul cronotermostato. Nel momento in cui a quell’orario c’è già la temperatura prescelta, il dispositivo non si mette in moto.
In caso contrario, si aziona fino al raggiungimento dei 18 gradi impostati. I vantaggi del cronotermostato sono numerosi e tutti importanti. Innanzitutto l’obiettivo di questo dispositivo è quello di limitare gli sprechi. Questo chiaramente permette di ottenere un risparmio in bolletta, dal momento che il cronotermostato impedisce l’accensione dei riscaldamenti quando in casa c’è già la temperatura desiderata. Ma non finisce qui.
I modelli più intelligenti, infatti, possono essere regolati sulla base dei cambiamenti di temperatura all’interno dell’abitazione, ad esempio, nel momento in cui il sole riscalda naturalmente le stanze. L’apparecchio, poi, si basa sulle informazioni ricavate dalle previsioni meteo, contribuendo in maniera significativa a un minore impatto sull’ambiente.
Quest’ultimo, in particolare, è un vantaggio davvero molto importante, dal momento che quella della sostenibilità ambientale è una tematica attuale.
Cronotermostato: quale modello scegliere
I cronotermostati possono differenziarsi in due categorie: digitale e wi-fi. Il primo viene collegato all’impianto di riscaldamento attraverso un collegamento elettrico, mentre quello wi-fi basa il suo funzionamento sulla rete internet e per questo motivo può essere controllato anche quando si è fuori casa. Oltre questi modelli base dobbiamo valutare altre caratteristiche come il display e la programmazione. Il display deve permettere una facile letture, perché in questo modo anche l’utilizzo dell’apparecchio diventa più veloce.
In merito alla programmazione, invece, il termostato deve avere la funzione giornaliera e settimanale. In questo modo, infatti, si possono personalizzare meglio le funzioni e programmare l’impianto sul lungo termine.
Negli ultimi anni, la domotica ha reso più moderne e tecnologiche le nostre abitazioni, e il cronotermostato è la rappresentazione perfetta di come un piccolo dispositivo possa rendere più semplice la gestione dell’impianto di riscaldamento.
In sintesi, quindi, con i termostati meccanici è possibile impostare manualmente la temperatura desiderata modificandola secondo le proprie esigenze, ma poi il funzionamento del riscaldamento sarà del tutto automatico. Questo significa che il dispositivo accenderà (o spegnerà) la caldaia, con lo scopo di mantenere costante il calore all’interno dell’ambiente. In tal caso, però, non c’è possibilità di programmare i cicli di accensione/spegnimento.
Il termostato digitale, al contrario, è un termostato intelligente. Per tale ragione, tra l’altro, viene definito anche termostato smart o cronotermostato. Con un termostato digitale è possibile decidere in quali giorni e fasce orarie il dispositivo dovrà “monitorare” la temperatura dell’ambiente interno. Il compito del dispositivo è quello di accendere la caldaia quando la temperatura minima è inferiore a quella impostata, e spegnerla nel momento in cui la caldaia la temperatura dell’ambiente è superiore rispetto a quella massima.
Così facendo, anche se non si è a casa, è possibile scegliere quando il riscaldamento deve accendersi, magari mezz’ora o un’ora prima del rientro. Il risultato sarà quello di trovare comunque un ambiente confortevole, ma risparmiando notevolmente sulla bolletta. Ricordiamo, inoltre, che da gennaio 2017 nei condomini è obbligatoria l’installazione delle valvole termostatiche sui termosifoni. Tale installazione comporta una spesa iniziale di 120-150 € per ogni calorifero.
A fronte di questo investimento, però, il consumatore ha la preziosa opportunità di ridurre fino al 15% le spese relative al buon funzionamento dell’impianto. Questo significa anche ottenere un risparmio significativo sulle bollette, perché le valvole termostatiche permettono di limitare e regolare il consumo dell’acqua calda per il riscaldamento. Il funzionamento è del tutto analogo a quello di un termostato ambiente.
È sufficiente, infatti, impostare il livello delle valvole in una scala di valori da 0 (spento) a 5 o da 0 a 10 in base alla temperatura voluta. Nel momento in cui nell’ambiente ci sarà la temperatura impostata, il termostato entrerà in azione, chiudendo la valvola. Il termosifone, quindi, interromperà la sua funzione di della stanza. Quando la temperatura tornerà a scendere nuovamente, la valvola si riaprirà e il termosifone riprenderà la normale attività.
In questo modo vengono ridotti notevolmente gli sprechi e le dispersioni, favorendo di conseguenza sia il risparmio energetico in bolletta, che ancora una volta il rispetto ambientale.
La particolarità di questi dispositivi, risiede nel fatto che sono in grado di offrire tutti questi vantaggi a costi abbordabili, che tra l’altro non devono essere nemmeno visti come spese “vive”, quanto come un investimento dal sicuro rientro economico. Non sai quale prodotto scegliere? Puoi leggere questo approfondimento su come scegliere un cronotermostato.